Che cos’è e cosa significa il TAU?
Qual è l’origine della croce tanto amata da San Francesco d’Assisi?
Vi sarete chiesti almeno una volta nella vita il significato di quella croce, solitamente in legno, a forma di “T” che spesso e volentieri viene indossata dai frati francescani.
Origine antica Come si sostiene correttamente sul sito “Nostre Radici“: “poiché la scrittura ebraica, e di conseguenza l’alfabeto ebraico, non venne formalmente codificata fino a quasi 200 anni dopo la nascita di Cristo, molte lettere erano talvolta tracciate in forme diverse a seconda delle regioni dove vivevano gli ebrei, sia in Israele sia nella ‘diaspora’ in luoghi al di fuori di Israele, prevalentemente nel mondo di lingua greca”.
“L’ultima lettera dell’alfabeto ebraico – si legge ancora – rappresentava il compimento dell’intera parola rivelata di Dio. Questa lettera era chiamata TAU (o TAW, pronunciato Tav in ebraico), che poteva essere scritta: /\ X + T. Esso venne adoperato con valore simbolico sin dall’Antico Testamento; se ne parla già nel libro di Ezechiele: «Il Signore disse: Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un Tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono…» (EZ. 9,4)”.
In questo stesso passo il Profeta Ezechiele raccomanda a Israele di restare fedele a Dio fino alla fine, per essere riconosciuto come simbolicamente segnato con il “sigillo” del TAU sulla fronte quale popolo scelto da Dio fino alla fine della vita.
Sebbene l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico non fosse più a forma di croce, come nelle varianti sopra descritte, i primi scrittori cristiani avrebbero utilizzato, nel commentare la Bibbia, la sua versione greca detta dei “Settanta”. In questa traduzione delle scritture ebraiche (che i cristiani chiamano Antico Testamento), il TAU veniva scritto T.
Fu poi adottato dai primissimi cristiani per un duplice motivo
1. Come ultima lettera dell’alfabeto ebraico, era una profezia dell’ultimo giorno ed aveva la stessa funzione della lettera greca Omega, come appare dall’Apocalisse: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente dal fonte dell’acqua della vita… Io sono l’Alfa e l’Omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine” (Ap.21,6; 22,13).
2. I cristiani adottarono il Tau, perché la sua forma ricordava ad essi la croce, sulla quale Cristo si immolò per la salvezza del mondo. Con questo stesso senso e valore se ne parla anche nell’Apocalisse (Apoc. 7, 2-3). Segno di redenzione era anche segno esteriore di quella novità di vita cristiana, più interiormente segnata dal Sigillo dello Spirito Santo, dato a noi in dono il giorno del Battesimo (Ef 1,13).