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GIORNO PER GIORNO CON LA BEATA VERGINE MARIA

27 Maggio, 2020

27 MAGGIO

MARIA VERGINE SERVA DEL SIGNORE

Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38)

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: « Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te ». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: « Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo ». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse : « Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto ».

Breve commento

Nel vangelo secondo Luca, per due volte la beata Vergine si professa: «la serva del Signore»: quando acconsente all’annunzio dell’angelo (cfr Lc 1,38) e quando magnifica Dio per «le grandi cose (cfr Lc 1, 49) che in lei ha operato. Il titolo di «serva del Signore» rivela il suo pieno significato e l’intrinseca portata alla luce dei canti del «Servo del Signore» (cfr Is 42,1-7; 49,1-9; 50,1- 11; 52,1-53,12); la misteriosa figura biblica che trova il suo compimento in Cristo Gesù «venuto non per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti (Mt 10,45). Dio ha costituito la beata Vergine, umile sua serva, madre di Cristo, a lui intimamente associata: Maria, «figlia di Adamo – come insegna il Concilio Vaticano II -acconsentendo alla parola divina, è diventata Madre di Gesù, e abbracciando con tutto l’animo e senza essere appesantita da alcun peccato, la volontà divina di salvezza, si è offerta totalmente come serva del Signore alla persona e all’opera del Figlio suo, mettendosi al servizio del mistero della redenzione sotto di lui e con lui, con la grazia di Dio onnipotente» (LG 56). Perciò la Madonna, umile serva del Signore, è salutata come «ministra di pietà e di grazia», interamente consacrata al servizio di Dio e all’opera del Figlio per la salvezza degli uomini. Servire secondo l’insegnamento del Vangelo, è regnare. Maria, umile ancella, è elevata alla dignità regale: poiché «molto ha servito il Cristo», Dio Padre l’ha molto onorata e poiché aderì pienamente al suo volere, Dio stesso l’ha esaltata come «regina gloriosa accanto al trono del (suo) Figlio».

Racconto: La luna nel pozzo.

“Un monaco aveva a lungo studiato e meditato per raggiungere il nirvana. Ma senza successo. Convinto di aver fallito il suo scopo, una notte si recò al pozzo per attingere l’acqua con un vecchio secchio di legno. Tornando indietro, si accorse che l’immagine della luna si rifletteva nell’acqua del secchio. Si fermò ad ammirarla Racconto: La luna nel pozzo. “Un monaco aveva a lungo studiato e meditato per raggiungere il nirvana. Ma senza successo. Convinto di aver fallito il suo scopo, una notte si recò al pozzo per attingere l’acqua con un vecchio secchio di legno. Tornando indietro, si accorse che l’immagine della luna si rifletteva nell’acqua del secchio. Si fermò ad ammirarla come in uno specchio. All’improvviso il manico si spezzò, il secchio cadde a terra e l’acqua si disperse, e, con essa, scomparve l’immagine della luna. Non più acqua, non più luna … il monaco ebbe un’intuizione della verità”. Spesso pensiamo che i nostri sforzi non ci portino da nessuna parte, che l’obbiettivo del nostro cercare non si raggiunga mai e sperimentiamo, come il monaco, un senso di fallimento. Questo è il risultato della tensione continua verso un obbiettivo e di un eccessivo attaccamento ai frutti delle nostre azioni. Quando però smettiamo di cercare e viviamo pienamente il presente, ecco che veniamo “cercati” e si apre a noi la vera natura della realtà: scompare la luna, l’acqua, il secchio, e con essi anche l’immagine distorta che avevamo di noi stessi, ed in un istante luminoso ci appare la verità. Lo studio e la meditazione ci preparano a questo incontro con la grazia di Dio.

Preghiera

Padre santo, che nel misericordioso disegno della redenzione hai scelto la Vergine Maria, umile tua serva, come madre e cooperatrice del Cristo, fa’ che volgendo a lei il nostro sguardo, ti serviamo con totale dedizione e ci impegniamo instancabilmente alla salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.

Fioretto

Oggi praticherai concretamente la virtù dell’umiltà, facendo con generosità servi umile e disprezzati dagli altri. Abbasserai il tuo orgoglio davanti a Dio e agli altri e farai gesti di umiltà comprensibili agli occhi di chi ti sta vicino o lontano.

Dettagli

Data:
27 Maggio, 2020