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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI 2020

18 Gennaio, 2020 - 25 Gennaio, 2020

 

Più di cento anni fa, padre Paul Wattson, Servo di Dio, un ministro episcopaliano (anglicano degli Stati Uniti), co-fondatore della Society of the Atonement (Comunità di Frati e delle Suore dell’Atonement) a Graymoor (Garrison, New York) introdusse un Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, celebrato per la prima volta dal 18 al 25 gennaio 1908. Esattamente sassanta anni più tardi, nel 1968, le chiese e le parrocchie di tutto il mondo ricevettero per la prima volta il materiale per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, preparato congiuntamente dalla commissione Fede e Costituzione (Consiglio ecumenico delle chiese) e dal Segretariato per la promozione dell’unità dei cristiani (Chiesa cattolica).

Oggi la cooperazione fra chiese, parrocchie, e comunità anglicane, protestanti, ortodosse e cattoliche nel preparare e celebrare la Settimana di preghiera è divenuta una prassi comune. Ciò stesso evidenzia marcatamente l’efficacia della preghiera, e ci legittima a parlare della storia della Settimana come di un successo, e una fonte di gioia e gratitudine.

Guida per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e per tutto l’anno 2020.

Ci trattarono con gentilezza” (Atti 28,2). Una storia di divina provvidenza e al tempo stesso di umana accoglienza é quella che ci propongono le Chiese cristiane di Malta e Gozo, che hanno preparato il materiale della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno. Una storia riportata alla fine del libro degli Atti degli Apostoli e ambientata proprio a Malta e sul mare tempestoso che la circonda.

Divina provvidenza“, anzitutto: la narrazione – si legge nell’Introduzione teologico-pastorale ai materiali – “ripropone il dramma dell’umanità di fronte alla terrificante potenza degli elementi della natura. I passeggeri della barca sono alla mercé del mare violento e della poderosa tempesta che infuria intorno a loro. Sono forze che li spingono verso approdi sconosciuti, e si sentono persi e senza speranza“.

Umana accoglienza“, in secondo luogo. A più riprese il resoconto degli Atti sottolinea l’accoglienza riservata dai maltesi ai naufraghi. Essi li trattarono “con gentilezza” (Atti 28,2), letteralmente con filantropia, e li “radunarono, o meglio li “accolsero” attorno a un grande fuoco perché si scaldassero e si asciugassero: quel che si dice una “calda accoglienza“! Al momento della partenza dei naufraghi, diedero loro “tutto quello che era necessario per il viaggio” (Atti 28,10).

L’ospitalità – concludono i cristiani di Malta – è una virtù altamente necessaria nella ricerca dell’unità tra cristiani. (…) La nostra stessa unità di cristiani sarà svelata non soltanto attraverso l’ospitalità degli uni verso gli altri, pur importante, ma anche mediante l’incontro amorevole con coloro che non condividdono la nostra lingua, la nostra cultura e la nostra fede“.

Dettagli

Inizio:
18 Gennaio, 2020
Fine:
25 Gennaio, 2020

Luogo

Parrocchia Madre Della Divina Provvidenza
Piazzetta Giovanni Semeria, 2 - Quartiere San Paolo
Bari, BA 70132 Italia
+ Google Maps
Telefono:
0805376072
Sito web:
https://divinaprovvidenzabari.it