4 modi per onorare Giovanni Paolo II nel giorno della sua festa
Ha avvicinato migliaia di persone a Dio, e continua a farlo
Molti di noi ricordano perfettamente dove si trovavano quando hanno sentito che Papa Giovanni Paolo II era morto (2 aprile 2005). Per quanto mi riguarda, stavo guardando una partita di basket tra universitari insieme a quello che allora era il mio ragazzo e oggi è mio marito. All’epoca non sapevo ancora molto su quell’uomo, ma c’era la sensazione che fosse venuto meno qualcosa di speciale.
Negli ultimi anni ho imparato più cose su Giovanni Paolo II, cosa ha affrontato da giovane e come questo l’ha reso l’adulto che era. Karol Wojtyła ha perso presto la madre, poi il fratello e quindi il padre, e ha affrontato una grande sofferenza personale sotto il regime comunista in Polonia. È diventato sacerdote clandestinamente, e organizzava incontri giovanili segreti per tener viva la fede dei giovani polacchi. Capiva bene non solo l’importanza dei giovani, ma anche la loro fame di verità e di scopo, anche quando il mondo intorno a loro era decisamente scoraggiante. In seguito ha giocato un ruolo fondamentale nella caduta del comunismo in Europa.
Sono anche giunta ad amare la profonda comprensione che Giovanni Paolo II aveva del corpo umano e del suo obiettivo. La cultura contemporanea ci dice troppo spesso che non bastiamo, che il nostro corpo non è sufficiente. Giovanni Paolo II vedeva le cose in modo diverso: siamo stati creati per amore e per amare. Il nostro corpo è un’espressione d’amore da onorare, e la cui dignità dovrebbe essere sostenuta in ogni occasione. Papa Wojtyła aveva un lato artistico – tra le altre cose era anche un drammaturgo –, e mi colpisce modo la sua comprensione della condizione umana.