CAMMINO SINODALE 2021 – 2023
Il logo ufficiale del cammino sinodale
SIGNIFICATO DEL LOGO: Un grande albero maestoso, pieno di saggezza e di luce, raggiunge il cielo. Segno di profonda vitalità e speranza, esprime la croce di Cristo. Porta l’Eucaristia, che brilla come il sole. I rami orizzontali aperti come mani o ali suggeriscono, allo stesso tempo, lo Spirito Santo.
Il popolo di Dio non è statico: è in movimento, in riferimento diretto all’etimologia della parola sinodo, che significa “camminare insieme”. Le persone sono unite dalla stessa dinamica comune che questo Albero della Vita respira in loro, da cui iniziano il loro cammino.
Queste 15 sagome riassumono tutta la nostra umanità nella sua diversità di situazioni di vita, di generazioni e origini. Questo aspetto è rafforzato dalla molteplicità dei colori brillanti che sono essi stessi segni di gioia. Non c’è gerarchia tra queste persone che sono tutte sullo stesso piano: giovani, vecchi, uomini, donne, adolescenti, bambini, laici, religiosi, genitori, coppie, single; il vescovo e la suora non sono davanti a loro, ma tra di loro. Molto naturalmente, i bambini e poi gli adolescenti aprono loro il cammino, in riferimento a queste parole di Gesù nel Vangelo: ” Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”. (Mt 11,25)
La linea di base orizzontale: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” corre da sinistra a destra nella direzione di questa marcia, sottolineandola e rafforzandola, per finire con il titolo “Sinodo 2021 – 2023”: il punto più alto che sintetizza il tutto.
Che cos’è il Sinodo?
sinodo diocesano e provinciale Anticamente sinonimo di concilio; successivamente, il termine è passato a indicare un’assemblea di sacerdoti e chierici indetta dal vescovo al fine di considerare i problemi della visita pastorale, riaffermare elementi di disciplina, promuovere la vita cristiana, il culto divino e la comunione ecclesiale. Il Concilio di Trento, per rivivificare una pratica ormai disattesa, prescrisse che i sinodi diocesani dovessero avere cadenza annuale e quelli provinciali dovessero svolgersi almeno ogni tre anni. La celebrazione dei sinodi è un obbligo giuridico pastorale, ma la circostanza è lasciata alla decisione del vescovo: questi è l’unico legislatore e tutti gli atti, i decreti e le dichiarazioni devono essere da lui sottoscritti.
Il Sinodo è un’esperienza ecclesiale e spirituale.Ecclesiale perché l’essere Chiesa implica sempre la disponibilità a camminare insieme. Significa condividere una visione, una prospettiva che ci attrae e individuare le tappe e le modalità (processi) che attivino un cambiamento duraturo ed efficace. In questo senso “Chiesa” e “Sinodo” sono sinonimi.
Spirituale perché è un’esperienza ispirata dallo Spirito Santo e conserva, pertanto, un margine ampio di apertura e imprevedibilità, caratteristiche dello Spirito, che soffia e va dove vuole. Per questo si utilizza l’espressione “celebrare il Sinodo”, perché di fatto significa riconoscere l’azione dello Spirito che accompagna sempre la nostra Chiesa.
Sinodo significa il diritto e il potere di parola affidato a tutti. La capillarità del Sinodo, caratterizzato dall’atteggiamento dell’ascolto, permette ad ogni credente e battezzato di portare il proprio contributo di pensiero. Ogni parola, che mette in circolo l’esistenza di ciascuno e il Vangelo, è preziosa, è un dono che rinnova e qualifica il discernimento dell’intero popolo di Dio.
Sinodo significa scegliere insieme. Il Sinodo intende attivare dei processi di cambiamento frutto di ascolto e di discernimento. Il Sinodo non guarda solo le questioni immediate, ma rivolge il suo sguardo a ciò che siamo chiamati a diventare nel medio-lungo periodo. Nelle grandi sfide e questioni che interpellano tutti, decidere e scegliere insieme è garanzia di fedeltà al Signore e di comunione. Il Sinodo, pertanto, vorrebbe attivare processi di cambiamento, che coinvolgano tutti i soggetti ecclesiali e che permettano di annunciare, oggi e qui, la gioia del Vangelo.