PROGETTO PASTORALE 2025
Il termine parrocchia deriva dal greco paroikìa, termine formato da parà, che significa vicino/presso, e oikìa, che significa casa o famiglia. Possiamo dedurre quindi che la parrocchia è il luogo che abita vicino/presso la casa o famiglia e che è chiamato ad essere abitato dalle famiglie.
Papa Francesco in Evangelii gaudium, al n. 28, afferma:“La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità. Sebbene certamente non sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie». Questo suppone che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione. Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario“.
La nostra parrocchia è chiamata ad essere casa, luogo accogliente per i suoi figli e per le sue figlie, in un contesto di periferia, spazio difficile e avventuroso, ricco di sfide, che continuamente ci interpella con la sua vivacità mettendoci in discussione e in un forte dinamismo. E’ un vero e proprio “Cantiere in continua conversione” il cui architetto è la Trinità. Gesù è la pietra angolare su cui costruire: “Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo ” (1 Pt 2,4-5).
E il nostro S. Paolo scrivendo agli Efesini ci ricorda: “Voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito” (Ef 2,19-22).
La parrocchia è questo edificio spirituale in costruzione ed ogni parrocchiano è una pietra viva che si deve lasciare scolpire dallo Spirito Santo in unione profonda con Gesù, pietra angolare e roccia, in accordo al nostro Vescovo successore degli apostoli. Siamo chiamati ad essere una comunità parrocchiale obbediente, non doppi, per poter far crescere il nostro Cantiere, in modo ordinato. Crescere nell’ordine sarà possibile se faremo nostri gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: fiducia in Dio e nei fratelli, umiltà, ascolto, crescere nella stima vicendevole, evitare il chiacchiericcio, i pregiudizi e la menzogna, non coltivare la cultura del sospetto