Pastorale Giovanile
La “Pastorale Giovanile” è la proposta educativa che la Comunità Ecclesiale, (Chiesa particolare) sotto la guida del Vescovo fa nei confronti dei propri giovani, perché possano crescere come persone, mature ed equilibrate e, diventando adulti nella fede, rispondere alla propria vocazione nella Chiesa e nel mondo.
Tutte le realtà della Chiesa particolare sono coinvolte secondo le proprie opportunità (comunità parrocchiali e religiose, vicariati, zone, associazioni, movimenti…). Ma se il soggetto principale della PG è la Comunità Ecclesiale, il responsabile ultimo è il Vescovo. Egli stabilisce le linee guida dell’azione pastorale. Nell’adempimento del suo compito, il Vescovo si avvale dell’intervento di alcuni suoi collaboratori e di quello della Commissione diocesana di pastorale giovanile (CDPG).
MEMBRI DELLA COMMISSIONE GIOVANI
Francesco & Cristiana DE TELLIS | Cell: 340 0782728 | frenklin526.fdt@gmail.com |
Simone LASTILLA | Cell: 327 9559 396 |
Il Logo rappresenta quattro figure stilizzate per indicare l’umanità proveniente dai quattro angoli della terra. Sono una abbracciata all’altra, per indicare la solidarietà e fratellanza che deve accomunare i popoli. Si noterà che l’apri-fila è aggrappato alla croce. È il segno non solo della fede che abbraccia, ma della speranza che non può mai essere abbandonata perché ne abbiamo bisogno sempre e soprattutto nei momenti di maggiore necessità. È utile osservare le onde che sono sottostanti e che sono mosse per indicare che il pellegrinaggio della vita non sempre si muove in acque tranquille. Spesso le vicende personali e gli eventi del mondo impongono con maggiore intensità il richiamo alla speranza. È per questo che si dovrà sottolineare la parte inferiore della Croce che si prolunga trasformandosi in un’ancora, che si impone sul moto ondoso. Come si sa l’ancora è stata spesso utilizzata come metafora della speranza. L’ancora di speranza, infatti, è il nome che in gergo marinaresco viene dato all’ancora di riserva, usata dalle imbarcazioni per compiere manovre di emergenza per stabilizzare la nave durante le tempeste. Non si trascuri il fatto che l’immagine mostra quanto il cammino del pellegrino non sia un fatto individuale, ma comunitario con l’impronta di un dinamismo crescente che tende sempre più verso la Croce. La Croce non è affatto statica, ma anch’essa dinamica, si curva verso l’umanità come per andarle incontro e non lasciarla sola, ma offrendo la certezza della presenza e la sicurezza della speranza. È ben visibile, infine, con il colore verde, il Motto del Giubileo 2025, Peregrinantes in Spem.
Grazie all’intuizione di Papa Giovanni Paolo II
Proprio dal primo Giubileo dei Giovani, primo raduno giovanile internazionale della Chiesa cattolica celebrata da Giovanni Paolo II all’interno dell’Anno Santo straordinario della redenzione del 1983-1984, nacque l’dea di un appuntamento fisso globale dei ragazzi del mondo. Quello che poi divennero appunto le Giornate Mondiali della Gioventù. La grande e inaspettata partecipazione al Giubileo dei Giovani a Roma (circa 250 mila persone), spinse Papa Woytila a replicare l’anno successivo, nel 1985. Da lì la decisione di istituire una giornata per i Giovani di base annuale, negli anni poi trasferì in Paesi del mondo sempre diversi e distanziati con una cadenza di 2-3 anni. Questo, anche per permettere l’organizzazione che registra un flusso di anche 5 milioni di partecipanti, come accadde a Manila nel 1995 (n.d.r.), o un milione e mezzo come nei giorni della GMG a Lisbona.
Già conosciamo il luogo che ospiterà la prossima Giornata Mondiale della Gioventù: Seoul, in Corea del Sud. L’annuncio è stato dato oggi al termine della Messa di Chiusura, presieduta da Papa Francesco e concelebrata da migliaia di sacerdoti.
Nel 2022, L’arcivescovo di Seoul, Peter Chung Soon-taick, ha rivelato in un’intervista che il Paese asiatico sta affrontando una grande sfida in relazione alla diminuzione del numero di giovani. Secondo le statistiche ufficiali, il Paese ha il più basso tasso di natalità al mondo, con solo 0,8 figli per coppia. Per questo motivo, anche il numero di giovani nelle chiese è diminuito.
La prossima Giornata Mondiale della Gioventù si terrà a Seul, in Corea del Sud, nel 2027Per questo, la GMG “potrebbe diventare un’ottima occasione per riunire i giovani attorno a un progetto che li renda protagonisti. Darebbe inizio ad un processo e, una volta concluso, sarebbe bello condividere con tutti ciò che abbiamo vissuto. Sarebbe un’occasione missionaria per condividere i valori del Vangelo nella nostra società”, ha concluso.
Tuttavia, il numero di cattolici in Corea del Sud è aumentato del 50% negli ultimi vent’anni. In questo periodo, la percentuale di cattolici nel Paese è passata dall’8,3% all’11,1%, raggiungendo più di 6 milioni di cattolici.
Un fatto da notare è la peculiarità dell’inizio della fede cattolica: la sua fondazione e la sua diffusione si sono sviluppate in Corea per iniziativa del popolo, di persone semplici, e non di sacerdoti o missionari. Gli studiosi, venendo a contatto con i libri religiosi provenienti dall’Occidente, compresero e accettarono il cattolicesimo come religione, non come studio o letteratura, rendendosi conto che i sacramenti potevano essere amministrati solo dai sacerdoti. Così, la comunità cattolica iniziò a varcare i confini con la Cina per portare sacerdoti in Corea, anche a rischio di morte.
Che la Giornata Mondiale della Gioventù in Corea sia un evento di grazia e di speranza per i giovani in Asia e nel mondo.
Prima di annunciare il luogo della prossima GMG, Francesco ha invitato anche i giovani di tutto il mondo a partecipare al Giubileo dei giovani, che si svolgerà a Roma nel 2025: «Spero che nel 2025 celebriamo insieme il Giubileo dei giovani persone”.