AVVENTO – NATALE 2019
Inizio del nuovo Anno Liturgico 2019-2020Sarà un anno intenso per la nostra Chiesa locale che accoglierà nella città di Bari, dal 19 al 23 del mese di febbraio 2020, i Presidenti e i Rappresentanti delle Conferenze episcopali, con i Capi delle Chiese cattoliche orientali dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, per l’incontro di riflessione e di spiritualità “Mediterraneo, frontiera di pace”. L’incontro culminerà con la partecipazione di papa Francesco la domenica 23 febbraio. «È un altro momento rilevante della nostra storia, che sottolinea la vocazione tutta speciale della nostra arcidiocesi» e che ci domanda di essere sempre pronti e disponibili ad accogliere i doni dello Spirito Santo, le sue sorprese e la sua forza, per confermare «tutti noi, piccoli, giovani e adulti, nella vocazione che il Signore ci affida e dobbiamo sempre riscoprire».
Per questo desideriamo camminare con “Lo sguardo su di lui”. È il titolo della traccia pastorale che l’arcivescovo ha consegnato alla nostra Chiesa diocesana e che nel sottotitolo, “Giovani e chiamata”, esplicita l’attenzione da rivolgere in particolare ai giovani e agli adolescenti. È lo sguardo dei discepoli su Cristo ma vogliamo che sia anche il suo sguardo su di noi e lo sguardo della comunità sui più giovani, uno sguardo capace di guardare, «fissando e amando» come sa fare lo sguardo del Maestro buono. «Nella consapevolezza che, – come ci dice ancora l’arcivescovo – in questo cammino, non si può ragionare in maniera dualistica, come se la Chiesa e i giovani fossero due realtà separate, ma si deve partire dal noi della comunità».
Nella prima parte dell’anno liturgico e pastorale, che si apre come sempre con i tempi meravigliosi e affascinanti dell’Avvento e del Natale, non possiamo non volgere lo sguardo a Maria, la Vergine di Nazareth, la donna del “sì” detto con trepidante gioia a Dio e all’umanità. È una ragazza che non appartiene ad un tempo e ad un luogo lontano ma ci è vicina, tanto che la sua storia, se pur unica e meravigliosa, può assomigliare alla nostra. Ci è sorella, amica, è figlia, ma soprattutto ci è madre.
Ci lasciamo accompagnare dall’immagine che riproduce l’Annunciazione nel mosaico realizzato da padre Marco I. Rupnik e l’Atelier del Centro Aletti, presso il Santuario San Giovanni Paolo II di Washington. Scrive mons. Cacucci nella traccia pastorale: «Partiamo dallo “sguardo” […] L’annunciatore del Padre (l’angelo) fissa il suo sguardo nella discepola, e lei in lui. È una giovane. È una chiamata. Il dorato tra l’angelo e Maria esalta lo spazio dell’incontro. Dietro di lei, un arco bianco: ala che protegge, semicerchio che abbraccia». Nell’immagine, le mani di Maria da un lato prendono, quasi abbracciano, il rotolo, dall’altro accolgono il gomitolo della vita. Se un ramo della tradizione vuole Maria intenta a tessere, all’arrivo dell’angelo, un’altra tradizione la vuole presa dalla lettura della Scrittura, in preghiera meditativa, in ascolto della Parola che, rivelandosi e manifestando il Progetto divino, svela a Maria se stessa, la sua identità, la sua chiamata.