SOSPESE E RINVIATE COMUNIONI E CRESIME
Disposizioni per la celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana e dei Matrimoni
Il tempo pasquale, come ben sappiamo, è il tempo più opportuno per la celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana ed è una prassi, consolidata per molti, vivere nelle domeniche di Pasqua la celebrazione delle prime Comunioni e della Confermazione dei nostri fanciulli e ragazzi.
Il perdurare di questa situazione di disagio, che investe ogni settore della vita, la necessità di contenere il rischio della diffusione del contagio, e la consapevolezza che la ripresa di ogni tipo di attività sarà graduale, esigono delle scelte anche per le celebrazioni di questi sacramenti, che siano rispettose della situazione di emergenza che tutti stiamo vivendo.
Per tanto, su mandato dell’Arcivescovo, vi comunico che
- I Battesimi vengano rimandati in attesa di un cambiamento della situazione e delle norme precauzionali che saranno prescritte. Nella necessità di celebrare il Battesimo, per imminente pericolo di vita, questo avvenga nella forma abbreviata prevista dal Rito, senza toccare il corpo del battezzando, con guanti monouso per le unzioni.
- Le celebrazioni delle Messe con la prima Comunione dei fanciulli siano trasferite alle domeniche dei prossimi mesi di ottobre e novembre, potendo così utilizzare il mese di settembre per la graduale ripresa della preparazione. Per quest’ultima, tuttavia, non manchi sin d’ora il coinvolgimento delle famiglie da casa.
- Le celebrazioni della Cresima siano trasferite alle domeniche del prossimo mese di ottobre o novembre. Per quanto possibile si conservi la modalità di chiedere la disponibilità dei Vicari episcopali e vicariali, delegati stabilmente dal Vescovo per tali celebrazioni. Altrimenti, solo per quest’anno, nei mesi di ottobre e novembre, tutti i parroci si avvalgano della facoltà concessa dall’Arcivescovo per celebrare il sacramento della Confermazione nella propria parrocchia.
- Riguardo ai Matrimoni, la nota del Ministero degli Interni del 27 marzo u.s., chiarisce che la loro celebrazione non è di per sé vietata, purché non provochi assembramenti. Sono permessi solo se celebrati alla presenza, con le dovute distanze, del ministro, dei nubendi e dei soli testimoni. Si vada incontro alle necessità dei nubendi nella scelta di eventuali nuove date, ma per la scelta della domenica come possibile giorno, al momento non è cambiata la disposizione della Conferenza Episcopale Pugliese che fa divieto della celebrazione nei giorni domenicali e nelle “solennità di precetto”.
A tutti auguro il dono della speranza richiamata dall’Arcivescovo nella meditazione che lunedì santo scorso ha rivolto, dalla cripta della Cattedrale, ai presbiteri, ai diaconi, e a tutti i fedeli della nostra Chiesa diocesana, chiedendoci di essere “ministri della speranza”. A ciascuno affido ancora le parole di padre Arcivescovo dalla traccia pastorale di questo anno, proprio per il tempo di Pasqua, durante il quale ci invita a volgere lo sguardo all’apostolo Tommaso e, con lui, a Gesù, nostro Signore e nostro Dio: “Così Tommaso ha conquistato il Dio dell’impossibile, che è sempre oltre tutto quello che possiamo immaginare. È un abbraccio, quello tra Tommaso e Gesù, che dimostra – nonostante le nostre interpretazioni del Noli me tangere – che il Risorto si fa toccare e ci tocca, in un amore che non abbandona. Con la mano ancora segnata dal chiodo, e con il suo mantello, Gesù copre le ferite di Tommaso e le cura («per le sue piaghe noi siamo stati guariti» Is 53,5); mentre con l’altra mano benedice il suo passato e il suo futuro”.
Il Direttore degli Uffici liturgico e pastorale
Sac. Mario Castellano